
2017. “Verso il Primo Maggio”
2017. Pacorig-Schiaffini-Maier-Rabbia "Verso il Primo Maggio". Giorgio Pacorig, pianoforte e tastiere; Giancarlo Schiaffini, trombone e tuba; Giovanni Maier, contrabbasso; Michele Rabbia, batteria e percussioni. Capitanato da Schiaffini, il quartetto spazia dagli originali Spiritual, ai più moderni blues passando per la classica canzone italiana; immancabile la rivisitazione de "L'Internazionale".

4 x 8. Cent’anni di vittime dimenticate
4 x 8 è un progetto multimediale scaturito dalle emozioni e dai ricordi che il Nordest italiano conserva nei suoi paesaggi e nelle sue genti. Il progetto racconta come i segni della guerra (1918), delle persecuzioni razziali (1938) e dell’esodo (1948) trovino corrispondenza nelle migrazioni e nelle guerre di oggi (2018).

Jazz in Progress 2018
Nel 2018 Jazz in Progress giunge alla sua sesta edizione e conferma il suo programma articolato e attento alle nuove voci del contemporaneo. Tra musica improvvisata, jazz band e organici da camera, Jazz in Progress ospita eccellenze italiane, giovani proposte europee ma anche gli immancabili "grandi saggi" del più coraggioso scenario del free jazz.

2014. “Verso il Primo Maggio”
Il primo numero della collana dedicata al lavoro interpretato dal vulcanico pianista friulano Claudio Cojaniz. La scelta cade sull'immaginario più vasto e popolare dell'universo musicale; l'interpretazione è ora intimistica, ora "pasionaria" ... e conoscendo l'autore, non sarebbe potuto essere diversamente.

2016. “Inventum”
2016. Mahakaruma Quartet "Inventum". Gabriele Cancelli, cornetta; Cene Resnik, sax; Giorgio Pacorig, pianoforte; Stefano Giust, batteria. Un viaggio funambolico ripesca temi conosciutissimi tra ampi respiri di free jazz e la rivisitazione di un più classico suono novecentesco: libertà e interplay glorificano il concetto di lavoro.

2015. “The Labour Suite”.
2015. Kača Sraka in Lev "The Labour Suite". Paolo Pascolo, flauto; Mimmo Cogliandro, clarinetto basso; Gabriele Cancelli, tromba; Giovanni Maier, contrabbasso; Marko Lasič, batteria. Un'ideale evoluzione del concetto di lavoro attraverso il mutamento del ritmo. Un quintetto di musicisti che trasforma la libertà di improvvisazione in pura energia.